TITOLO: JOYEUX NOËL
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2005
GENERE: DRAMMATICO, GUERRA
DURATA: 116 MINUTI
Cosa succede al fronte quando i fucili tacciono?
Cosa succede quando anche i soldati si riscoprono umani, quando l’uniforme viene tolta?
Con la loro umanità, si riscoprono anche le diversità, e allo stesso tempo anche le uguaglianze.
A volte anche la guerra non riesce a soffocare la voglia di vivere che caratterizza i ragazzi. Lo vediamo nella notte di Natale del 1914 che, per svariati motivi, porta fratellanza e le trincee diventano ben presto effimere.
L’incanto inizia grazie a un tipico canto natalizio intonato dalla trincea tedesca, e a cui gli scozzesi rispondono suonando le cornamuse. La trincea francese osserva la scena inizialmente titubante, ma ben presto si unisce alla “festa” portando un loro simbolo: lo champagne. I tre schieramenti si confrontano e parlano dimenticandosi di essere nemici “svestendosi” dalla propria uniforme. Nel pieno dei festeggiamenti un ragazzo si distingue fra tutti, suo fratello maggiore è stato ucciso dalle persone con cui ora i suoi camerati stanno festeggiando. Rimane vicino al corpo del fratello disorientato e arrabbiato senza più un punto di riferimento. Il film abbraccia più tematiche, dal rapporto fra un padre e un genitore a quello dell’umanità anche sul fronte.
TITOLO: LA GRANDE E GUERRA
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1959
GENERE: COMMEDIA, DRAMMATICO, GUERRA
DURATA: 135 MIN
La Grande Guerra è uno dei film che abbiamo visto nel progetto cinematografico scolastico. I protagonisti del film sono due ragazzi con due storie molto diverse. Uno è un ex prigioniero di campagna obbligato ad arruolarsi alla guerra per scontare la sua pena. L’altro è un ragazzo romano abituato a non seguire le regole. Entrambi sottovalutano le conseguenze della guerra e i sacrifici che si è costretti a fare al fronte. Oreste Jacovacci e Giovanni Busacca si ritrovano in più situazioni dove la morte sembra sfiorarli, i due soldati, infatti, con le loro chiacchiere riescono a salvarsi più volte affrontando insieme le varie situazioni.
Come sfondo, nella vicenda, si alternano scene di guerra dove si lotta per una gallina con gli austriaci, i nemici, a pochi passi da te e scene in cui vedi che il nemico è molto più simile a te di quanto sembri, come nel semplice gustarsi un caffè di prima mattina.
Alla fine i due protagonisti sono costretti a prendere una decisione: rimanere nel silenzio per salvare la vita dei loro camerati o “svignarsela” come hanno sempre fatto. fino a quando si ritrovano a sacrificare la loro vita per salvare quella vita dei loro camerati.
TITOLO: HOTEL RWANDA
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2004
GENERE: DRAMMATICO/GUERRA
DURATA: 121 MINUTI
Un odio profondamente radicato, da decenni, tra due etnie: Tutsi e Hutu.
I belgi hanno appena abbandonato, fisicamente, il Rwanda, ma cosa succede quando il potere viene dato nuovamente in mano alla maggioranza? Gli Hutu hanno un rancore covato a lungo, dovuto a continue ingiustizie inflitte dai belgi e dai Tutsi. Però ciò da forse loro il diritto di sterminare un’intera etnia?
Paul Rusesabagina è un uomo hutu che ha però dalla sua parte una particolare fortuna: è il direttore di un hotel, perciò ha contatti con persone che hanno una notevole influenza anche nel mondo europeo. , che vede la sua vita essere travolta da un'ondata di scelte improvvise, dalla corruzione necessaria per vivere, e da una durissima repressione nei confronti dell’etnia tutsi.
Attorno a lui ci sono persone come lui, c’è la sua famiglia, ci sono bambini… e lui si ritrova ben presto a dare casa a tutti quanti.
Tra tentativi di fuga, morti, feriti, amore, odio, vedremo la vita di persone relativamente normali, che da un giorno all’altro hanno visto riversarsi nelle loro vite un odio creato dalla grande discriminazione che i colonialisti avevano messo in campo.
TITOLO: L'ONDA
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2008
GENERE: DRAMMATICO E THRILLER
DURATA: 101 MINUTI
Potrebbe instaurarsi di nuovo una dittatura ai giorni nostri, anche in un Paese dove la democrazia è un forte pilastro?
Quanto è facile “scivolare” sotto un totalitarismo?
Quanto è difficile opporsi?
Queste sono le domande che il professore, protagonista del film, pone ai suoi alunni durante un corso scolastico di autocrazia. La classe è molto variegata ed ognuno ha un motivo per unirsi alla setta: genitori poco presenti; insicurezze troppo marcanti; inappartenenza ad un gruppo; il continuo bisogno di cercare la sicurezza negli altri… Sono questi fattori e, non solo, che hanno creato l’Onda, un movimento che ha travolto una classe, una scuola e, infine, una città. In una settimana è già stato creato un saluto, eletto un leader, scelto un nome e creata un’uniforme. Un progetto scolastico all’apparenza utile per capire meglio un pensiero politico, ma che ha portato ad una suddivisione tra chi era d’accordo con l’iniziativa e chi non l’ero. I “pro” si rifiutavano di ascoltare le argomentazioni dei “contro” creando situazioni di tensione e portando alcune persone a sentirsi inadeguate a frequentare l’ambiente scolastico. Il leader (il professore) perde il controllo dell’Onda lasciando che essa si schianti contro le rocce. Un film che insegna quante è facile lasciarsi trasportare dai regimi dittatoriali e che la storia non serve al passato, ma serve per il futuro.