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L'INCANTO SPEZZATO

Siamo ragazzi giovani, nati in un mondo che credevamo totalmente libero. Il nostro Paese afferma in modo esplicito che ogni persona ha il diritto di esprimere il proprio pensiero. Tuttavia, poco tempo fa qualcosa si è rotto in questo incanto. Una guerra scoppiata vicino a noi ci ha aperto gli occhi sulle dolorose e cruente guerre che si combattono alle porte di casa nostra e che mettono in pericolo l’umanità. La libertà è un bene prezioso che in un soffio può volare via. Pensate a tutti i ragazzi ucraini morti, trucidati, bruciati nella speranza di salvare il proprio Paese, e alle loro madri con il cuore in gabbia. Come vivono la guerra i bambini? La guerra è imparare una lezione che ci ripugna, imparare il significato della parola profugo, rifugiato, impadronirsi della ricetta di una molotov, trovarsi una bomba sul cuore. Parliamo di noi: saremmo capaci di morire della nostra libertà?  Due anni fa siamo stati messi in gabbia ci hanno rinchiuso nelle nostre case; la pandemia è stato un grande pugno in un occhio alla nostra libertà, ci ha travolti tutti e, pian piano stiamo riacquistando quel sapore che ha la normalità.

Noi classe I a di Bozzolo, attraverso assemblee siamo riusciti ad ottenere piccole cose, gesti che ci spettano. Queste sono vere e proprie lezioni di vita, che in futuro, ci permetteranno di stare al mondo, siamo riusciti a farci riconoscere dei diritti importanti. Riunioni coordinate da tre rappresentanti che fanno da intermediari con i professori. Discutiamo, ci confrontiamo, creiamo dibattiti accesi e appassionanti. Questa è libertà, dei diritti l’idea di poter esprimere il proprio pensiero.

Edoardo Fazzi

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