top of page
LA MEMORIA SFREGIATA
Il 28 febbraio a Bozzolo si è assistito all'ennesimo atto di vandalismo; in questi mesi era già capitato diverse volte ma questo è uno di quelli più gravi, brutti e spiacevoli.
A dare la notizia è stato il sindaco Giuseppe Torchio attraverso un video postato sui social nel quale rimproverava dei ragazzi. Questi giovani, poco più grandi di noi, hanno bruciato i manifesti e le bandiere conservate sotto la Loggia del Comune e recanti i nomi dei Partigiani caduti nella Seconda Guerra Mondiale. Nello stesso raid, hanno rotto la porta del bagno dei dipendenti che lavorano presso il Comune.
«Da troppo tempo stiamo assistendo a una sequenza delirante di cavolate. Siamo nel pieno di una guerra nella quale i giovani vengono massacrati da altri giovani e a Bozzolo alcuni ragazzi non trovano di meglio che rovinare il paese».
«Devono essere le famiglie, in primis, ad aiutarci a contenere fenomeni di questo tipo che danneggiano l’intera comunità».
Questo è l’appello lanciato dal sindaco alla comunità di Bozzolo, facendo riferimento alla situazione che stiamo vivendo e chiedendo aiuto alle famiglie in modo da eliminare questi avvenimenti senza senso.
Dal nostro punto di vista, noi ci chiediamo: “Che senso ha bruciare documenti importanti della nostra storia? Pezzi di memoria che appartiene al
nostro paese?”
Cosa cercano questi ragazzi, con gesti così provocatori e privi di una ragione concreta? il primo motivo può essere per mettersi in mostra, attirare l'attenzione, o più banalmente cercare attraverso la sanzione quelle regole che da soli non sanno trovare. La nostra comunità negli ultimi anni ha registrato un cambiamento radicale; infatti, in passato non si assisteva ad atti di questi tipo e se per caso si fossero presentati i colpevoli sarebbero stati puniti gravemente anche dai loro genitori. Oggi non è così. Se da un lato alcuni giovani trovano divertimento nel fare questo in modo da sentirsi grandi, per attirare altri ragazzi e per farli cadere nella fossa del vandalismo, dall'altro alcuni genitori sembrano più "tolleranti", disposti a difendere il loro figlio anche di fronte all'evidenza di un reato, pronti a cercare colpevoli fuori di casa.
Un altro motivo che ci siamo dati cercando spiegazioni a tanta idiozia potrebbe essere che gli adolescenti di questo periodo non capiscono l’importanza di quello che è successo in passato ma anzi cercano di ridare vita ad atti gravi come quelli accaduti
nelle guerre, bruciando gli insegnamenti delle persone che non hanno avuto paura a sacrificare la loro vita per un Paese più libeo. Finché non si vive realmente la guerra non si riesce a capire la sua atrocità e la sua importanza.
Infine, a questi ragazzi non importa del proprio Comune e dei soldi che tutti, anche le loro famiglie, devono spendere per ricostruire quello che loro hanno distrutto; per loro è come bruciare un semplice foglio di carta.
Una fiammata e via. Tutto finisce, fino alla prossima bravata.
Noi, nel nostro piccolo, lo vogliamo dire chiaramente: ragazzi, non ci rappresentate. Non ci fate paura, non avrete la nostra attenzione, né la nostra approvazione.
C'è anche una Bozzolo diversa: siamo noi. Più silenziosi, ma di certo con qualche idea più intelligente.
LA MEMORIA RITROVATA
L’11 Febbraio 2022 a San Martino dall’Argine sono state scoperte 11 tombe risalenti al 500 circa.
Questa scoperta è avvenuta grazie agli uomini della Bonifica Navarolo, impegnati nella conversione della rete idrica del fiume Oglio. Dato che San Martino è un paese abitato, prima di ogni lavoro a favore dell’irrigazione dei campi bisogna sottoporre la zona a delle indagini archeologiche in modo da non trascurare un bene storico per il paese.
In queste tombe sono stati ritrovati corpi di adulti e bambini ed è probabile ritrovare, in quella
zona, anche un’antica cittadina.
A differenza di ciò che sta accadendo attorno a noi a Bozzolo quella di San Martino è una grande scoperta, la quale contrasta il continuo delinquere che rovina la nostra storia.
Inoltre, abbiamo collegato questo avvenimento a quello che sta succedendo in Ucraina: per le
strade di Bucha, stesi a terra, si trovano i corpi inermi di cittadini innocenti morti a causa della
guerra. È evidente che i defunti ritrovati nelle tombe di San Martino siano stati trattati come veri
esseri umani al contrario dei cittadini ucraini maltratti e lasciati a terra a marcire.
Greco d'Alceo Aurora
Bettoni Marco
Fanetti Emma
Bricherasio Ethan
Arianna Affini
bottom of page