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PERFEZIONISTI, QUINDI INFELICI

Che cosa si intende per perfezionismo?    

Il dizionario ci suggerisce che con il termine indicato si debba intendere la “tendenza a considerare inaccettabile qualsiasi tipo di imperfezione”. Così, ognuno di noi, è portato a migliorare continuamente qualsiasi prestazione, che deve essere sempre di livello superiore. Questo, necessariamente, comporta continue pressioni per raggiungere- o almeno mantenere -certi risultati. Quando però il livello che ci si impone di raggiungere è troppo al di sopra delle possibilità di una persona, questa ricerca della perfezione diventa problematica o, addirittura, patologica. La paura di sbagliare e di non riuscire a soddisfare le aspettative degli altri diventa allora eccessiva, generando ansia ed insicurezza. Queste ultime non possono che far soffrire quell’individuo, che può arrivare a manifestare segnali preoccupanti, sia quando è lui stesso ad imporsi certi obiettivi e non è capace di accettare i propri errori, sia quando non è capace di raggiungere determinati livelli richiesti dagli altri. Ciò può generare rabbia, aggressività, difficoltà a relazionarsi con gli altri ed irritabilità. Quello che però deve far riflettere è che il “giudizio altrui” sarà sempre presente, in ogni settore e aspetto della vita quotidiana. Si capisce, quindi, quanto possa diventare pericoloso un atteggiamento di questo tipo e quanto sia necessario affrontarlo e gestirlo, perché può sfociare in serio disagio nelle relazioni sociali e lavorative della persona. L’ansia di essere ammirati e stimati dagli “altri” coinvolge anche l’aspetto fisico; il corpo deve essere in perfetta forma, la tecnologia di ultima generazione, il titolo di studio e l’occupazione lavorativa ammirevoli; questo porta ad aspettarsi- obbligatoriamente-, certi risultati dagli  altri dalla società che, però, raramente arrivano. Questo crea delusione. I giovani vanno valorizzati, al di là dei loro risultati, della posizione raggiunta o dell’apparenza, imparando a mettere in mostra, anziché nascondere, la propria vulnerabilità, le difficoltà e le proprie particolarità, caratteristiche che rendono veramente unica e quindi umana, una persona.

 

Greta Boschi

Ludovica Negri

Sara Zanafredi

Caterina Canevari

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