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DALLA PARTE DELLA NATURA

                             

(Testi collettivi della classe seconda della scuola primaria di Rivarolo Mantovano. 

La fase di lancio è stata data dalla lettura di alcuni testi contenuti  nel libro di Umberto Galimberti “PERCHE’? 100 STORIE DI FILOSOFI PER RAGAZZI CURIOSI” e dalla lettura di una favola contenuta in “Primavera silenziosa”di Rachel Carson).

 

Da Gottfried von Leibniz, La forza del mondo:

UN ALBERO DEL PARCO DELLA SCUOLA CI PARLA DI SE’

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“Ho molti anni, ma non so esattamente quanti. Sono nel pieno delle mie forze. Il muschio che ricopre la mia corteccia è la mia … barba! Non so esattamente se sono maschio o femmina, non so nemmeno il mio nome. Ho le foglie rosse, il mio tronco è ruvido, la corteccia è ruvida e fragile.

Qualche volta ho provato invidia per gli esseri umani perché io non posso muovermi. Su di me corrono formiche e coccinelle; qualche volta ospito dei nidi. Durante l’inverno dormo e quando perdo le foglie mi sento un po’ nudo, o meglio, più leggero.

Mi sento libero e comunico con gli altri alberi del parco. Noi alberi siamo esseri intelligenti: non abbiamo un  cervello come voi, ma pensiamo con tutto il corpo e comunichiamo.

Molti fiori ci fanno compagnia e le passeggiate in mezzo a noi incoraggiano il buon umore. Produco ossigeno e purifico l’aria. Le nostre radici evitano il crollo di colline e montagne. Dentro di me scorre la linfa grezza. 

Continuate a piantare alberi e ribellatevi tutte le volte che vedete qualcuno che tratta male un albero. Gli alberi hanno dei diritti, devono essere accuditi e mantenuti in salute. 

Piantare un albero è pensare al futuro”.

​

 

INTERVISTA IMMAGINARIA ALLA TERRA

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(G: giornalista      T: Terra)

G:” Buongiorno Signora Terra, come sta?”

T:” Non benissimo…”

G:” E’ a causa  del clima?”

T:”Sì, ora che le temperature stanno aumentando, mi sembra di avere la febbre!”

G:”E’ da molto tempo?”

T:”Sì, da qualche decina di anni!”
G:”Quali conseguenze ci saranno?”

T:”Conseguenze drammatiche …”

G:”Che cosa accadrà ai mari?”
T:”Si scioglieranno i ghiacciai e il livello del mare aumenterà”
G:”Veramente tragico … capisco la sua vita!”
T:”I luoghi in cui cadono pioggia e neve potrebbero diventare più caldi, i periodi di siccità potrebbero  rendere difficili le coltivazioni e le persone potrebbero avere difficoltà a trovare cibo”

G:”Oggi è frequente l’uso di pesticidi: quali saranno le conseguenze sull’acqua? Alcuni animali potranno sopravvivere?”
T:”I pesticidi possono essere  assorbiti  e finire nelle acque sotterranee. Si teme che un uso eccessivo di pesticidi possa compromettere la qualità delle fonti di acqua su cui uomini e animali fanno affidamento per sopravvivere”

G:”Possiamo fare qualcosa?”
T:”Forse… Sarebbe necessario cambiare stile di vita “…

G:” Si spieghi meglio, per favore”

T:”Potremmo ripensare alla semplicità e genuinità della vita dei nostri bisnonni: andavano a piedi o usavano la bicicletta, cercavano di aggiustare tutto, trattavano le cose con cura  e mangiavano i cibi semplici della natura”

G:”…Grazie Signora Terra per il tempo che ci ha dedicato. Speriamo di vederci e sentirci presto con notizie migliori!”
 

 

(Da Gunther Anders, L’apprendiste stregone)

L’UOMO FARA’ COME L’APPRENDISTA STREGONE? RIUSCIRA’ A FERMARE  CIO’ CHE HA PROVOCATO ALLA NATURA?

L’uomo può farcela: per esempio, può andare a piedi o in bicicletta, senza usare l’auto quando non è necessario. Dobbiamo evitare che la situazione ci sfugga di mano. L’essere umano crea mondi, ma la libertà lo porta a distruggere ciò che crea. L’uomo minaccia la Terra, gli animali, gli oceani. 

Egli non può affidarsi solo alle macchine e alla tecnologia; forse dovremmo liberarcene un po’ e cercare di capire se ciò che sta accadendo è giusto. 

L’apprendista stregone è invidiabile perché fa ancora il tentativo di fermare ciò che ha provocato o che è sul punto di provocare.

 

(Da Tommaso Moro, L’Isola di Utopia)

LA NOSTRA ISOLA DI UTOPIA, IL NOSTRO MONDO IDEALE

 La Natura è silenziosa, gli uomini non sanno più ascoltare il suo linguaggio; solo quando inizieranno a “sentire”la natura potranno agire per salvarla.

Nell’Isola di Utopia, gli uomini e le donne vivono in sintonia con la natura, la ascoltano, ascoltano il fruscio delle foglie …

Nella  “nostra” Isola di Utopia, la gente ha molto tempo libero per leggere, per divertirsi con gli amici, andare al cinema e a teatro. 

Nell’Isola di Utopia, a volte, si rinuncia a qualche desiderio, ma non a tutti, perché i desideri ci tengono in vita e ci fanno fare progetti. Non  esiste la vendetta, ma solo la giustizia. Gli abitanti dell’Isola di Utopia non sprecano cibo e gli oggetti che non servono più vengono scambiati o trasformati.

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(Gaia, Stella, Celeste, Mattia R., Mattia S., Lorenzo, Yanis, Samar, Angat, Davide, Mattia  L. R., Liam, Mattia M., Vittoria, Deborah, Aurora, Mirko, Eduard, Nathan)

Image by Qingbao Meng
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