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METTENDO IN SCENA LA REALTÀ

Si dice che dentro di noi ci siano due lupi: uno bianco ed uno nero. Uno è la nostra parte buona, l’altra è la nostra parte cattiva. Sta a noi decidere quale parte nutrire ed accudire. Questa è la sostanza di “In-Contro al Lupo”, una performance teatrale messa in scena da un gruppo di ragazzi, ragazze ed adulti. Questi ultimi, attraverso momenti narrati alternati a momenti dove la musica, accuratamente scelta per trasmettere al pubblico determinate emozioni, predominava, hanno espresso tematiche e problematiche che riguardano profondamente l’essere umano. 

Ciò che più mi è rimasto impresso è stato “un’esibizione", un’interpretazione di un episodio che, sfortunatamente, è ritenibile quotidiano. Vediamo come l’egoismo, presente in ognuno di noi, prevalga e ci impedisca di vedere nell’altro un essere umano. Vi erano due uomini a terra, che ricoprivano le vesti di un senzatetto. Essi chiedevano aiuto, ma tutte le persone che camminavano li ignoravano o li insultavano. Li umiliavano, deridendoli, sminuendoli, calpestando la loro dignità umana. Non riconoscevano la loro persona, e ciò mi ha profondamente colpita, perché mi sono immedesimata in entrambi i punti di vista. Ho quindi fatto i conti con un egoismo che tutti quanti abbiamo, e quindi che anch’io ho… Mi sono chiesta quale sarebbe stata la mia reazione, e probabilmente avrei anch’io ignorato il problema, preferendo guardare me stessa, senza osservare attorno a me. 

 

Io personalmente ho trovato quest’opera teatrale di una profondità e di una sensibilità che raramente si può riscontrare. Oltre ad essere un forte richiamo alla nostra sensibilizzazione su determinati aspetti della vita che spesso ignoriamo, il modo in cui sono stati trasmessi ed espressi era di una raffinatezza “esclusiva”, preclusa a chi è superficiale e poco profondo. Oltre ad essere un’occasione per noi spettatori, è stato anche un omaggio a Milly, la cui luce si è spenta l’anno scorso, che prendeva parte a tutte queste opere. 

Credo che tutti quanti meritino di partecipare a tale spettacolo almeno una volta. Non lo nego, inizialmente ero molto scettica, ma è bastato solo un minimo di interesse e si è scoperto un mondo raffinato, che necessitava di serietà e profondità per essere scoperto. 

Ecaterina Gidioi

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