QUELL'ARMA CHE NON TI ASPETTI
La pietà in guerra
Intorno agli inizi di marzo si è verificato un fatto che ha spiazzato le telecamere internazionali. Nel pieno della guerra tra Russia e Ucraina delle donne ucraine hanno offerto del cibo e aiutato un soldato russo molto giovane. Egli era affaticato ed esausto a causa di una guerra che non avrebbe voluto combattere data anche la sua giovane età ed il suo comportamento non ostile nei confronti dei cittadini del paese attaccato.
Inoltre, le donne gli hanno dato a disposizione un telefono con il quale ha potuto contattare la madre per rassicurarla e farle sapere che era salvo. Il giovane alla vista della mamma ha pianto per la commozione dato che probabilmente non la vedeva da molto, quando la madre ha chiesto come stesse il figlio egli non riusciva a parlare sommerso dalle lacrime e al suo posto ha risposto una delle donne, che lo aveva aiutato, rassicurandola. Il video ha viaggiato per tutto il mondo venendo trasmesso su tutti i canali ucraini e arrivando fino a Mosca dove la notizia, probabilmente, non sarà stata accolta con gioia al contrario degli altri paesi. Oggi non si sa più nulla di questo ragazzo e i motivi sono abbastanza palesi: è impensabile che due nemici possano condividere un pranzo.
E se fossimo state al posto di quelle donne? Avremmo avuto la stessa forza?
Sicuramente non è stato per niente semplice per le donne mettere da parte il rancore della guerra e aiutare il soldato nemico, infatti, molte volte anche nelle comuni situazioni noi facciamo fatica a perdonare una persona che ci ha portato sofferenza…
Secondo noi queste donne sono riuscite ad aiutare il soldato nemico immaginando che egli fosse loro figlio e hanno provato compassione nei confronti di quel ragazzo. Questo è stato un atto di perdono perché le donne in quell’uomo non hanno visto solo il soldato ma anche il ragazzo giovane e innocente obbligato a combattere questa guerra.
Speriamo che questo episodio non sia fine a sé stesso ma che si verifichino cose simili anche “dall’altra parte” nei confronti di soldati ucraini da parte di donne russe e non solo.
Ancora una volta si è dimostrato che l’uomo può provare pietà e perdonare anche in situazioni di guerra.
Giorgia Maroli
Emma Fanetti
Aurora Greco D’Alceo