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PER IL BENE DI RIVAROLO

Abbiamo posto delle domande all'assessore alla cultura dott.ssa Mariella Gorla del comune di Rivarolo Mantovano per capire meglio di che cosa si occupa e quali progetti ha intenzione di portare avanti insieme agli altri collaboratori e al sindaco di Rivarolo Mantovano. Abbiamo posto tante domande alle quali l’assessore ha saputo rispondere in modo chiaro ed efficace per chiarire i nostri dubbi su questa figura che svolge un ruolo importante all'interno del comune di Rivarolo. L’intervista si è svolta a fine Gennaio 2022 e la guerra non era ancora scoppiata.

 

1. In due parole può raccontarci la sua formazione, la scuola che ha frequentato, i suoi titoli di studio e il suo lavoro attuale?

 

Prima di tutto ho frequentato le scuole elementari a Cividale Mantovano perché sono nata più di mezzo secolo fa e a Cividale c’erano ancora le elementari ma eravamo già sotto la direzione di Bozzolo come oggi, le medie le ho frequentate al Conservatorio di musica a Parma. La mia formazione è quindi musicale e sono diventata insegnante di pianoforte. Ho fatto i primi 5 anni a Parma e poi a Mantova al Conservatorio Campiani. Le superiori le ho svolte a Mantova, all’istituto tecnico Mantegna, e successivamente ho frequentato Beni culturali a Parma. La mia formazione quindi è musicale-artistica. Per questo probabilmente il sindaco Massimiliano Galli mi ha affidato l’incarico di assessore alla cultura di Rivarolo Mantovano dal 2014. Mi ha riconfermato nel 2019 e oggi sono ancora assessore alla cultura. 

 

2. Quanto ha inciso la sua formazione nel fare di lei ciò che è adesso?

 

Durante il primo mandato ero solo assessore alla cultura, nel secondo mandato invece il sindaco mi ha dato un incarico ulteriore, quello di promuovere il territorio perché ha visto che il mio intento era ed è quello di valorizzare il Comune attraverso la cultura ed il turismo: quindi ho cercato di far conoscere bene la nostra terra ai cittadini attraverso organizzazioni di mostre ed eventi culturali ma ho anche cercato di tessere relazioni e di promuovere il territorio oltre il territorio mantovano: ad es. con la città di Macerata, il MuVi di Viadana, il museo Diotti di Casalmaggiore. I ragazzi forse non sono riusciti a visitare ancora questi musei a causa degli ultimi anni di pandemia. Però senz’altro hanno visitato palazzo del Bue, che è un acronimo per Bottega di Utopie ed Eventi. Forse è stato anche il cognome di una famiglia che ha abitato a Rivarolo. L’intento della giunta comunale che a Rivarolo è formata solo da tre persone (in base al numero di cittadini), il sindaco, la sottoscritta che è vicesindaco ed assessore alla cultura ed Enrico Guarneri, assessore ai lavori pubblici, ha voluto utilizzare il palazzo come luogo per mostre. I ragazzi forse ne ricordano alcune.

La prima in assoluto che abbiamo organizzato nel 2016, era dedicata alla Grande Guerra, il primo degli eventi bellici mondiali che purtroppo ha avuto un numero smisurato di vittime. Abbiamo organizzato questa mostra dal titolo “La migliore gioventù” con oggetti, lettere e abbiamo ricostruito in una stanza una trincea per far capire dove hanno combattuto i nostri giovanissimi ragazzi, un’intera generazione sterminata. Cerchiamo di far capire alle generazioni future in quale direzione non devono andare


 

3. È soddisfatta di questo incarico?

 

Si molto, durante il primo mandato dal 2014 al 2019 ero un po’ titubante per le prime scelte, le prime iniziative, delibere e decisioni che dovevo prendere. Poi piano piano con l’aiuto dei miei collaboratori, il sindaco e l’assessore siamo riusciti ad organizzare mostre ed eventi di vario tipo. Inizialmente non pensavo fosse bello il mio lavoro, poi, man mano che il tempo passava, ho imparato sempre più cose e le relazioni che ho intessuto con altre persone per organizzare eventi culturali mi sono servite per migliorare la mia cultura e fortificare la mia personalità.


 

4. Le è mai capitato di venir sottovalutata, o criticata o non riconosciuta nel ruolo che compie? 

 

Si, però non sono sola a dover decidere o a svolgere il mio incarico ma faccio parte di una squadra. Sono assolutamente consapevole che servono anche le critiche: come può accadere a voi che qualcosa non vada per il verso giusto, che qualche verifica fallisca, così può capitare anche agli adulti di fallire e allora è necessario svolgere un’analisi di ciò che non è andato, del motivo per cui gli errori sono stati commessi e non dobbiamo colpevolizzarci troppo o attaccare chi ha fatto la critica negativa ma procedere per migliorare sempre e crescere  perché gli errori servono a migliorare e a crescere. Non mi è mai venuto in mente di dimettermi, nonostante sia stata criticata perché ho organizzato mostre in cui sono venute poche persone: per tanto che uno si possa impegnare, e vale in qualsiasi campo, non riuscirete mai ad accontentare tutte le persone perchè ci sarà sempre chi apprezzerà il lavoro e chi no. Una curiosità che vi posso raccontare, non per sembrare arrogante ma perché è importante ricordarla, è che prima di me in giunta non è mai entrata nessuna donna a Rivarolo Mantovano, quindi io per prima come donna ho ricoperto questo ruolo; c’è stata la prima figura consigliere donna negli anni ‘40, una maestra delle scuole elementari, subito dopo l’entrata in vigore della costituzione dopo il periodo del fascismo. Ma in giunta non era mai entrata prima di me nessuna donna. Questo deve essere di motivazione alle ragazze. Rivolgendomi proprio alle ragazze, vi dico e vi incoraggio ad avere questo obiettivo, a non pensare che la politica non sia interessante, che sia roba per uomini che sia incomprensibile ma vi esorto ed impegnarvi e a rappresentare e valorizzare il vostro paese, non lasciando spazio solo agli uomini. 


 

5. Cosa ha fatto decidere di impegnarsi politicamente per il suo paese?

 

Rivarolo Mantovano ha la Fondazione Sanguanini e la Pro Loco ed altri enti che hanno sempre valorizzato il paese, anche il Comune stesso: all’interno del Municipio ci sono attestati di personaggi che hanno ricevuto la cittadinanza onoraria di Rivarolo, fra cui Madre Teresa di Calcutta. Rivarolo  è un paese che ha tante sfaccettature e tanti dettagli culturali che sono orgogliosa di poter valorizzare e sicuramente far scoprire a voi e alle generazioni future. Per esempio è importante ricordare che Rivarolo Mantovano possiede una collezione pittorica donata da un mecenate, persona che ha investito il suo denaro in opere d’arte e ognuno di voi possiede parte di questa collezione in quanto cittadin: questa collezione deve esser fatta conoscere a tutti, non solo ai rivarolesi. Tutte queste cose mi hanno spinto ad impegnarmi per il mio paese nel settore culturale


 

6. Di che cosa si occupa concretamente un assessore alla cultura e all'istruzione ?A quali progetti lavora ?Come prende le decisioni?

 

Faccio parte di una giunta ovvero il sindaco insieme ad altri consiglieri che prendono più impegni e devono prendere delle decisioni per valorizzare il proprio paese e risolvere delle problematiche che ci sono anche in paesi piccoli come Rivarolo Mantovano.Ovviamente siamo una squadra quindi collaboriamo.


 

7. Quali sono a suo avviso i bisogni che avverte particolarmente forti nel suo Comune?

 

Avere una nuova sede espositiva. Palazzo del Bue adesso è uno spazio espositivo comunale in cui si possono organizzare mostre ed eventi perché il palazzo pretorio è occupato. Però uno dei nostri obiettivi principali sarà spostare lo spazio espositivo di Palazzo del Bue nella torre in piazza Finzi che è stata restaurata e abbellita così che un domani i tre piani di questo monumento possano ospitare mostre ed eventi. Rivarolo inoltre è costituito da una cinta muraria con tre torri merlate, due pubbliche e una privata. Queste due porte merlate Porta Mantova e Porta Parma sono già sede di esposizioni e vorremmo valorizzare questo nostro patrimonio storico e culturale. Porta Parma è stata ricostruita come doveva essere un tempo sede di una dogana, dove venivano controllati i documenti di chi entrava ed usciva.

 

8. La pandemia secondo lei ha cambiato la mappa dei bisogni o degli obiettivi del paese? 

 

Sicuramente ci ha fatto apprezzare quello che prima magari davamo per scontato, sicuramente dal punto di vista culturale siamo riusciti in qualche realtà, in biblioteca

ma anche a Palazzo del Bue ad organizzare visite guidate prenotate però purtoppo tante idee e tanti eventi (sagre, fiere , feste enogastronomiche) sono stati annullati per la pandemia. Speriamo di ricominciare a vivere e socializzare attraverso questi eventi culturali socializzanti.

 

9. Quali sono i progetti che come Comune avete in previsione in ambito culturale? Perché li avete scelti?

 

Portare a termine la Torre dell’orologio in piazza Finzi come già detto è uno dei nostri obiettivi. Inoltre vorremmo fare un gemellaggio, collegarci, unirci a due paesi simili a Rivarolo, con cinte murarie e torri merlate e una piazza rinascimentale bella come quella di Rivarolo, una delle piazze più estese della provincia di Mantova con tre lati di portici gonzagheschi: il gemellaggio avverrebbe con una cittadina francese della francia del Sud ed un altro borgo italiano. Non posso dire i nomi di questi comuni, dobbiamo ancora deliberare e verificare che accettino la nostra proposta. Inoltre stiamo portando avanti il discorso culturale ed ecologico, infatti Rivarolo è comune amico delle api. Inoltre in collaborazione con i comuni di Bozzolo e San Martino stiamo organizzando una mostra su Dante e la Divina commedia: Rivarolo rappresenterà l’Inferno e la mostra verrà allestita a palazzo del Bue, il Purgatorio a Bozzolo, il Paradiso a San Martino. L’anniversario di Dante era nel 2021 ma purtroppo è stato tutto rimandato a causa della pandemia.


 

10. Quali sono invece le scelte e gli obiettivi rispetto all’istruzione?

 

Le scuole di Rivarolo, infanzia, primaria e secondaria, stanno subendo interventi di ristrutturazione in particolare per quanto riguarda riscaldamento ed impiantistica. Infatti,nonostante cali il numero degli iscritti, speriamo di mantenere tutti e tre i livelli e mantenere gli edifici nello stato migliore e ottimale per accogliere i nuovi iscritti. Perché un paese senza scuole è un paese morto e scompare un pò alla volta. Quindi se anche voi diventerete politici, vi raccomando di mantenere le scuole sia a Rivarolo Mantovano che a Cividale.


 

11. Il suo lavoro ha come protagonisti soprattutto i giovani. Come immagina il futuro del suo Comune tra 15 anni, quando cioè noi ragazzi saremo giovani uomini e donne? Quali speranze ha verso la nostra generazione? Quali consigli sente di poter dare?

 

Vedo sicuramente Rivarolo come un paese in via di sviluppo e miglioramento.Io non riuscirò a realizzare tante cose. Cercherò senz'altro di portare avanti i progetti a breve termine ma ci saranno ancora tante cose da proporre. Spero tanto che Rivarolo sarà uno dei paesi più valorizzati nei prossimi anni dai giovani. Una delle cose che sicuramente voi giovani dovete portare avanti  è il gemellaggio ovvero far diventare Rivarolo conosciuto non solo a livello  del territorio mantovano ma andare oltre, superare i confini anche grazie alla vostra cultura plurilinguistica (io ad esempio ho imparato solo una lingua oltre all’italiano voi sicuramente avete molte più opportunità in questo senso) e grazie alle nuove strutture e alle nuove tecnologie Questo magazine di istituto è secondo me un’iniziativa bellissima che dovete portare avanti e sviluppare, è un modo per far conoscere i nostri paesi, le iniziative che vengono proposte, i pensieri di voi giovani. Sarebbe anche molto bello che nella scuola ci fosse qualcosa a livello radiofonico, una radio online: una volta in ogni paese esisteva una radio libera, che significava libertà e libertà è essere più aperti mentalmente e quindi significa anche cultura.


12. Per i ragazzi per questa estate avete in progetto qualcosa, sempre che questo si possa fare ovviamente?

 

Esatto,questa pandemia sicuramente ci ha bloccato un pò, però il nostro intento è più sull’ecologia e quindi cercate di avvicinarvi a questo progetto che si chiama appunto “Comune amico delle api” attraverso appunto la sensibilizzazione sia vostra che delle vostre famiglie a capire cosa significa biodiversità e salvaguardia dell’ambiente perchè attraverso le api si possono iniziare a migliorare tantissime cose. Poi naturalmente, come ho detto, se ci sarà la possibilità, cercheremo di ripristinare quelle sagre di paese, il Lizzagone, il Birragone, la sagra del tortello che sono sicuramente eventi socializzanti, che attirano molti giovani sia rivarolesi ma non solo.
 

13. Sono presenti a Rivarolo Mantovano delle borse di studio per gli studenti particolarmente meritevoli?

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Il sindaco è aperto a nuove proposte ma fino ad ora non ha pensato di dare un contributo finanziario a chi ha una media alta perché preferiamo aiutare chi non ha questo talento, ragazzi che hanno difficoltà sia cognitive che fisiche. Magari in futuro si potrà valutare e riconoscere il merito ai ragazzi talentuosi e dotati di capacità cognitive eccezionali e che hanno una media alta.

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Ringraziamo l’assessore comunale Gorla per aver partecipato.

Arianna Leoni, 

Riccardo Bosio, 

Cavaleru Sharon, 

Ilaria Sanguanini, 

Gabriele Caleffi, 

Pini Sofia, 

Asia Penci

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