DIRITTI E RAGIONI
Riportiamo qui di seguito alcune riflessioni, eventualmente precedute dall’individuazione di parole chiave, sui diritti dei bambini e dei ragazzi definiti dalla Convenzione ONU per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Il diritto che voglio presentare è il diritto a dire il proprio pensiero.
Secondo me alcune parole chiave che possono rappresentare questo diritto sono:
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La libertà, perché è l’essere liberi che ci permette di dire la nostra opinione. In una nazione non libera questo non sarebbe possibile. Inoltre, essere liberi significa anche rispettare la libertà degli altri. Ciò significa che è anche nostro dovere ascoltare.
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Ascoltare per me è la seconda parola chiave, perché non ci può essere diritto di parola se le persone non ascoltano. Tutti abbiamo il diritto di dire la nostra opinione, ma abbiamo anche il dovere di ascoltare gli altri, che intrinsecamente significa anche dare agli altri la possibilità di dire il proprio pensiero.
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Rispetto, perché è vero che noi abbiamo tutti il diritto di dire quello che pensiamo, ma dobbiamo parlare in modo di non offendere gli altri. Perché avere la possibilità di esprimerci e di spiegare le nostre ragioni non deve diventare il motivo che ci spinge ad insultare le altre persone.
Tra i molti diritti dei bambini, sanciti da una convenzione dell’ONU, ho scelto di presentare il diritto a dire il proprio pensiero. Infatti, secondo me non è possibile che esista uno stato democratico dove le persone non possano esprimere quello che pensano: Per me dire quello che si pensa è un concetto alla base della stessa libertà, dell’uguaglianza e della democrazia. Ognuno deve essere libero di dire la propria, e tutti hanno anche il diritto ad essere ascoltati. Ed è anche per questo significato intrinseco che ho scelto questo diritto; infatti nelle nostre classi non succede sempre questo: spesso i professori o gli alunni parlano senza essere però ascoltati. E altri pretendono invece di essere ascoltati senza però ascoltare. Io ritengo infatti che questo diritto sia implicitamente anche un dovere: ascoltare gli altri. E chi non rispetta questo dovere non dovrebbe pretendere di avere il diritto di essere ascoltato. Infine, vorrei anche aggiungere che esprimere il proprio pensiero non significa voler prevalere sugli altri o insultarli, infatti, quando si dice la propria opinione su un fatto bisogna sempre rispettare quella degli altri.
(Francesco Decò, classe III B, Secondaria di Rivarolo Mantovano)
Il diritto all’amicizia è molto importante perché gli amici sono come fratelli, ti possono sollevare l’umore, possono aiutarti ad affrontare i problemi, ti insegnano a sognare, ti spronano, ti fanno divertire, l’amicizia vera ti vuole per quello che sei, non per quello che vuole che tu sia.
L’amicizia non va mai negata a nessuno, non sappiamo mai dove possiamo trovare un grande amico se non ci apriamo con gli altri e diamo loro la possibilità di regalarci l’amicizia. Gli amici ti permettono di confrontarti con loro ed essere sinceri, gli amici ti fanno ragionare, ti insegnano a voler bene ad un’altra persona, essere migliori.
Insomma, gli amici ci servono proprio per affrontare ogni giorno la vita!
(Alessandra Barbieri, classe I B, Secondaria Bozzolo)
Il diritto all’amicizia è molto importante per tutti, soprattutto per i bambini, perché fin da piccoli avere degli amici significa crescere meglio.
L’amicizia si basa sul rispetto reciproco, sulla sincerità, sulla fiducia e sulla stima. Aiuta a credere in sé stessi, nelle proprie capacità, a sapere di avere un ruolo nella società. Questo diritto è importante anche per la nostra vita perché, se non hai amici e resti solo, nessuno ti può aiutare quando hai bisogno e non ti puoi godere la vita. Poi i veri amici ti supportano in tutto quello che fai e ti stanno vicino.
(Christian Giurca, classe I B, Secondaria Bozzolo)
Per me il diritto dell’amicizia è molto importante perché avere un amico o un’amica ti fa stare bene, ti fa vivere meglio. Avere la certezza di poterti fidare di qualcuno è una sensazione fantastica, avere amici fa parte dell’infanzia, come il gioco e l’istruzione. Non avere amici o essere nell’impossibilità di fartene è come se mancasse un mattoncino del puzzle che è la tua vita. Ed è per questo che non dobbiamo mai pensare che avere amici sia una cosa scontata. Tutti noi dovremmo essere grati di avere uno o più amici e cercare di andare d’accordo con tutti.
(Asia Casilli, classe I A, Secondaria di Bozzolo)
Per me l’amicizia è importante perché ti permette di socializzare con altre persone anche di età differenti dalla tua, a scuola e nei luoghi pubblici come l’oratorio, e quindi non sarai mai escluso dagli altri bambini. Senza amici non sapresti come comportarti con una persona perché non sapresti relazionarti con altri ragazzi o adulti e rimarresti solo, mentre instaurando delle amicizie si ha sempre qualcuno al proprio fianco con cui crescere.
Credo anche che l’amicizia sia creare rapporti fra ragazzi, o adulti, che maturano e si approfondiscono man mano che si sta insieme, infatti essere amici significa aiutarsi, non escludersi mai e consolarsi l’un l’altro nei momenti difficili.
Per esempio, l’amicizia si instaura quando un tuo amico o una tua amica ti aiuta a fare un esercizio di matematica o di altre materie in cui hai difficoltà; oppure quando alcuni compagni ti invitano a giocare insieme o a chiacchierare, ma è amicizia anche quando un ragazzo ti rassicura o ti incoraggia.
Per avere amici, però, bisogna saper socializzare bene e non avere paura o vergogna di parlare con gli altri, ma nutrire il desiderio di essere felici.
(Tommaso Nardi, classe I A, Secondaria di Bozzolo)